Collezione: Pipe l'Anatra dalle Uova d'Oro

I fondatori dell'Anatra sono personaggi noti nel mondo della pipa pesarese e, soprattutto su Palazzi, vi è un'autentica fioritura di aneddoti volti a descriverne l'estrema laboriosità e industriosità.

Massimo, nato nel 1955, approda poco più che ventenne in Mastro de Paja, prosegue il proprio apprendistato nella Ser Jacopo (confermando i segni distintivi di quella che ormai può essere definita scuola pesarese) e completa la sua esperienza, come socio, nella Ceppo. Come tutti i veri talenti in quel consesso, persin sovrabbondante di personalità, Massimo elabora e matura in maniera originale le proprie idee, come tutti i suoi colleghi che riusciranno a trovare una propria strada.
Tombari, che in quell"incredibile team era addetto al modellaggio, aveva esattamente alle spalle Palazzi che sbozzava; ancora adesso, confessa, alcune notti si sveglia di soprassalto sentendo il suo "fiato sul collo", sapendo quanto mal sopportasse vederlo "gingillarsi" alla ricerca di antichi disegni. Vederli entrambi al lavoro contribuisce a capire il successo di questo giovane marchio.
Anche il giovanissimo Pascucci (classe '66) ha maturato le sue esperienze in Ser Jacopo.Il suo gusto per la lavorazione della radica si avverte tanto nelle soluzioni originali che caratterizzano la produzione dell"Anatra, quanto nella lavorazione parallela dei posaceneri ricavati dai ciocchi, quanto nei curiosi curapipe della casa, fra cui menzione particolare merita la "gamba della Schiffer", curapipe modellato sul disegno di una splendida gamba femminile. Andrea contribuisce inoltre alla scelta dei disegni da modellare quale vero ed autentico partner dell"irruente socio.
Nell'Anatra si lavora con alacre impegno ma con estrema cura del particolare, con la consapevolezza che il loro prodotto merita una particolare attenzione per poter essere competitivo e per dare loro soddisfazione.
La produzione dell'Anatra si colloca nel variegato mondo pesarese della pipa con proprie significative originalità; gli originari caratteri mossi della scuola pesarese vengono sviluppati in forme tondeggianti ed opulente, rigogliose e soddisfatte della bellezza della venatura che le contraddistingue. Coraggiose ed originali sono talune scelte dei particolari come ad esempio la "schiacciatura" della vera in corno di alcune pipe ed il recupero e lo sviluppo di alcuni temi - collocati ai margini della scuola pesarese - come i fornelli sfaccettati.
Particolare menzione merita poi l'originalità del logo della casa; una piccola testa d'anatra che "emerge" integralmente dal cannello in metacrilato.

Pipe l'Anatra dalle Uova d'Oro